martedì 21 agosto 2018

"Brotherhood: la fratellanza oltre il pregiudizio" di Luca Foglia Leveque


Brotherhood inizia con un semplice ciao, uno sguardo. È notte fonda e, in un parco della fredda Danimarca, due uomini stanno per scambiarsi delle effusioni. Uno invita l’altro a lasciarsi guardare, a spogliarsi. Ma l’incontro fugace nasconde una trappola: Jimmy, militante dell’estrema destra, non è lì per fare sesso; è lì per punire – in gruppo – i froci. Jimmy colpisce il malcapitato e poi, con l’aiuto di alcuni complici nascosti nel buio, lo ferisce fino a farlo sanguinare. La lezione è stata impartita, il frocio può andare. 

Le persone, così si dice, non si incontrano mai per caso...
Lars, militare ambizioso e in attesa di una promozione, viene additato e accusato: ha cercato di sedurre dei suoi sottoposti. Lui nega, è costernato, sono solo luride bugie. Che cosa ne sarà del suo futuro e della sua carriera? Casualmente, dopo aver lasciato l’esercito, si unisce al gruppo neonazista di cui fa parte Jimmy. Lars, in breve tempo, ottiene consensi e fiducia. È brillante, innovativo, diverso... e le sue idee fanno breccia nel cuore di tutti. Jimmy, membro di spicco del gruppo, dovrà istruire il nuovo compagno. Stringono un rapporto fraterno, pieno di abbracci, di approvazione e occhiate fin troppo confidenziali...

Luca Foglia Leveque

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martedì 14 agosto 2018

Discorso di Nathan al Milano Pride 2018


Come fai ad essere coerente con te stesso quando il tuo corpo dice il contrario di quello che sei?
Questa frase è tratta da un noto monologo di un famoso pioniere del percorso ftm: Davide Tolu.
Ci sono uomini e donne che sono uomini e che sono donne, senza che il loro aspetto li faccia apparire tali. 
nathan

Molti di questi vorrebbero dichiarare al mondo di esserlo; ma come trovare il coraggio di farlo, in un mondo che basa la definizione sociale di un uomo e di una donna sull’aspetto fisico?
Parlo a tutte le persone sotto a questo palco, che fossero portatrici di un’identità di genere divergente dalle aspettative generate dal proprio corpo.
Quante volte abbiamo provato vergogna a dichiararci uomini, donne, o “altro”, solo perché avremmo dovuto usare una voce acuta per dire “sono un uomo”, o una voce profonda per dire “sono una donna”?
Quante volte i primi a provare imbarazzo in un’affermazione così forte siamo stati noi? Quante volte abbiamo considerato ragionevole il ricevere un “no” ad una richiesta di rispetto della nostra identità di genere?
Io chiedo a voi tutte e tutti di fare questo atto di coraggio, di autodeterminazione, di riuscire a dichiarare al mondo ciò che siete, ciò che siamo.
So benissimo che, differentemente rispetto al percorso tracciato all’estero, di cui l’Argentina e Malta sono solo due dei tanti esempi, dove il cambio del genere e del nome anagrafico è permesso con una semplice richiesta amministrativa, in Italia viene richiesta ancora una medicalizzazione ormonale obbligatoria, e, spesso, un aspetto rassicurante rispetto alle aspettative di genere - quando non anche l’adesione a stereotipi di genere.
Ma, se è vero che la società non cambia senza la spinta delle leggi, le leggi non cambiano mai senza la spinta della società: c’è un’interdipendenza, e la nostra visibilità può fare da volano a questo cambiamento...

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lunedì 6 agosto 2018

"L'Altro 'invisibile'" di Mario Bonfanti


Intersezioni tra immigrazione e identità LGBT+

Nel famoso libro di Saint-Exupéry, la volpe dice al piccolo principe: “La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. Così io mi annoio. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Riconoscerò il rumore dei tuoi passi, che sarà diverso da quello di tutti gli altri: gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra; il tuo, invece, mi farà uscire dalla tana, come una musica.” E al termine, salutandolo, pronuncia la famosissima frase, che tutti conosciamo a memoria: “Ecco il mio segreto. È  molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” (Saint-Exupéry Antoine, Il piccolo principe, New Compton Editori). 


Substantia rerum.
Nella filosofia antica, si utilizzava il termine substantia (traduzione latina dell’hypokeimenon greco) per indicare il fondamento ontologico di un ente: ciò che non muta mai ed è propriamente e primariamente inteso come suo elemento ineliminabile e costitutivo; distinto da ciò che, al contrario, è accessorio, contingente (accidentale - secondo la terminologia aristotelica) e visibile.
Da qui, nel linguaggio comune, l’aggettivo “sostanziale” è divenuto sinonimo di “essenziale".
Il monaco benedettino Willigis Jäger, all’inizio del libro L’eterna saggezza, scrive: “L’esperienza del fondo originario dell’essere, che si compie quale evoluzione non percepibile razionalmente, è «energia-originale» che dà forma a tutte le realtà e le strutture e offre a noi uomini la vera interpretazione della nostra vita.” E, subito dopo, sottolinea che è proprio questo “fondo originario dell’essere” ciò che indichiamo con il termine “Dio”: questa invisibile energia che fa da sostrato originario a tutte le cose e va al di là delle sue visibili e contingenti declinazioni religiose. (Jäger Willigis, Sophia perennis. L’eterna saggezza. Il segreto di tutte le vie spirituali, 2012, Verona Il Segno dei Gabrielli editori).
Potremmo, quindi, porre un’analogia tra l’essenziale di cui parla la volpe ne Il piccolo principe e il termine Dio in tutti i suoi nomi contingenti (Allah, Adonai, Brahman, Deva, Shen, ecc)...

Mario Bonfanti

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venerdì 3 agosto 2018

"Addio, Corry" di Nathan e Chiara Persico


Ho conosciuto Corry anni fa: aveva scritto alla mail della presidenza, perché voleva incontrarci e tesserarsi al Milk. Quando mi disse che era convinto che fossi un uomo biologico, anche se sapevo che forse non era vero, ne rimasi piacevolmente colpito.
Con Corry, per anni, abbiamo condiviso i momenti di confidenza all'interno del Gruppo AMA Relazioni Affettive. Ricordo il giorno che ci informò del cancro: eravamo stupiti di come reagisse in modo energico, gioviale. 
corry scifo milk milano
Corry Scifo

La sua presenza ai gruppi colorava la nostra vita: se Corry aveva tutta questa forza d'animo, come potevamo abbatterci per le nostre peripezie di poco conto, che (trascorso un anno) non avremmo neanche ricordato?
Corry ha sconfitto il cancro e si è aperto alla vita. Mi ricordo quando mi raccontò delle discriminazioni che subì, dopo il suo coming out come ragazzo T, da parte della sua insegnante di ballo e come, invece, ancor prima del coming out, la personal trainer in palestra gli disse: "Con questi esercizi, diventerai bellissima...o forse devo dire bellissimo?" C'era tanto stupore in Corry, tanta gioia: era come se tutto ciò che gli accadesse, per lui, fosse una sorpresa, un momento di gioia.
Ricordo la cena con lui, Sabrina, Martina ed Enrico nel ristorante "A' Putìa" di Loreto. Ricordo quando gli passai il contatto del mio vecchio insegnante di chitarra e ricordo quella volta che dovevamo vederci a casa mia ma mi bidonò, e anche quella sua insistenza ad offrire, quando andavamo al Lecco Milano.
A volte, vorrei tornare indietro e recuperare quell'incontro qui a casa mia, ridere, scherzare, magari suonare, farmi sorprendere dal suo modo di sorprendersi ed emozionarsi per le piccole cose.
Purtroppo, ho saputo della ricaduta troppo tardi e quel caffè da me non ce lo siamo più fatti. Mi sento in colpa, per non aver capito quanto stesse peggiorando e quanto in fretta.
Al Milk, oggi Circolo Rizzo Lari, io, Leonardo e Marco abbiamo cercato di ricordarlo. Corry era una bella persona, una persona speciale, il vero traino del gruppo relazioni affettive, e a suo modo, anche senza bandieroni, Corry è stato attivista più di tutti noi.
Corry ha realizzato il suo sogno: sposarsi in abiti maschili con la sua compagna storica, in ospedale; ma, poche ore dopo, si è addormentato per sempre...

Le commemorazioni al completo sono pubblicate su Il Simposio - L'essenziale è invisibile agli occhi. Disponibile come Kindle e come cartaceo. Chi acquista la versione cartacea può ricevere quella Kindle in omaggio.