
Essendo dunque illimitata come la mente e ricca come la sensibilità, la sessualità umana non può limitarsi a “pene-vagina-fare bambini”. Non che ciò sia illecito o inutile, intendiamoci. Ma sarebbe innaturale (questo sì) pretendere un’umanità che si adegui universalmente a tale modello. Perché essa comprende anche persone come Cinzia: l’arguta, pensosa e bellissima transessuale nata per battuta in Rat-Man e assurta al rango di protagonista assoluta di un recente graphic novel. Ruolo che merita in pieno, perché è un monumento di favolosità.
Questo Simposio osa affrontare anche la tematica della spiritualità sadomasochista, del rapporto “master-slave” come modo in cui entrambi i partner superano i limiti imposti dall’ “immagine di sé”, dalle paure e dai tabù. Parleremo però anche della storia di Anna K., in cui il rapporto fra lei e una diabolica mistress si è risolto non in una realizzazione di sé, ma in una perdizione. Parleremo di identità di genere, di scontri generazionali nelle associazioni LGBT, delle (dis)avventure dei ragazzi ftm nella vita quotidiana. Ci delizieremo con scatti fotografici statuari, nonché con dotte dissertazioni su passi biblici da leggere con attenzione. Guarderemo telefilm sugli alieni in cui i veri mostri sono… i terrestri. La novità del numero sono le rubriche, che speriamo vi stimolino ancor più coi loro spunti. Che dire di più? Buona lettura!
Disponibile su Amazon nei formati Kindle e paperback. Chi acquisterà la versione cartacea potrà avere anche quella digitale in omaggio.
Numero precedente: Il Simposio - Il gender sul tetto che scotta.
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