Mi ero riproposto di comprare e leggere
il libro Sposati e sii sottomessa di Costanza Miriano, per poter
adeguatamente conoscere le idee di questi integralisti che imperversano con le
loro accuse di complotto contro le famigerate “lobby gay”. Mentre navigavo sul
web, però, ho letto uno status della Miriano, ripubblicato da qualche mio contatto
acebook, nel quale l'autrice diceva di essere impegnata nella lettura del libro
Il maschio selvatico 2 di Claudio Risé. Ho acquistato quindi
anche questo libro, per avere un quadro più completo.
Il maschio selvatico 2
Cominciamo dunque con il libro di
Claudio Risé, psicologo e professore universitario, specializzato negli studi
sul “maschile”. Il libro in questione fu scritto e pubblicato già nel 1993. La
versione attuale è quella rivista, aggiornata e ampliata, motivo per cui nel
titolo compare il numero “2”.
Il maschio selvatico è l'archetipo dell'uomo, la sua natura intima, naturale, l'incontro con
la quale è necessario per una crescita equilibrata e sana dell'individuo di
genere maschile. Questo confronto però è problematico, soprattutto perché la
nostra società tende a reprimere l'aspetto selvatico, sia per pregiudizio, che
per interesse da parte del potere nel nascondere ciò che renderebbe libero
l'uomo. Secondo Risé la società, strutturata e basata sul potere di pochi, ha
necessità di reprimere la natura selvatica del maschio per assoggettarlo alla
volontà di chi governa. Il maschio selvatico è infatti bastante a se stesso,
non richiede conferme e non accetta un'autorità che lo limiti. Per questo, la
cultura tende a trattare negativamente gli istinti e le emozioni, per imporre
uno schema artefatto e funzionale al sistema stesso. Nel nostro mondo
consumista, siamo portati dalla propaganda sociale e dalla pubblicità a credere
che tutto ciò che ci serve per essere felici sia avere beni da consumare. Per
questo, il sistema economico cerca di cambiare l'uomo, di imporre un mutamento antropologico utile agli
scopi delle grandi aziende e della politica. Ciò si contrappone, nella psiche
degli uomini, alle necessità radicali e naturali dell'uomo, che il sistema
cerca di sostituire con i beni materiali e i consumi. Tale sostituzione è però
insufficiente e non funziona. Così il maschio rimane insoddisfatto,
precipitando in un meccanismo di sempre maggior desiderio di beni materiali o
in uno stato di depressione...
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