Genesi 1:27 (“Dio
creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e
femmina”) è un brano biblico spesso usato per dimostrare che, nel progetto
divino, prima del peccato di Adamo, sessi e generi dovevano essere solo due e
che, pertanto, intersessualità, fluidità di genere, transessualità sono conseguenza
di quel peccato, demoniache sul piano religioso e patologiche sul piano medico.
Una teologa
evangelica, Megan DeFranza, autrice di Sex Difference in Christian Theology:
Male, Female, and Intersex in the Image of God, e che creato il sito https://www.intersexandfaith.org/ con Lianne Simon, intersessuale, ha confutato
elegantemente tale lettura.
Leggiamo Genesi
1:20-23 (le traduzioni sono della Nuova
Riveduta):
20 Poi Dio disse: «Producano le acque in abbondanza esseri viventi, e
volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del cielo».
21 Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si
muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni
volatile secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono.
22 Dio li benedisse dicendo: «Crescete, moltiplicatevi e riempite le acque
dei mari, e si moltiplichino gli uccelli sulla terra».
23 Fu sera, poi fu mattina: quinto giorno.
Genesi 1:24-31:
24 Poi Dio disse: «Produca la terra animali viventi secondo la loro specie:
bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie». E
così fu.
25 Dio fece gli animali selvatici della terra secondo le loro specie, il
bestiame secondo le sue specie e tutti i rettili della terra secondo le loro
specie. Dio vide che questo era buono.
26 Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra
somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul
bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò
maschio e femmina.
28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi;
riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli
uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra».
29 Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di
tutta la terra, e ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di
nutrimento.
30 A ogni animale della terra, a ogni uccello del cielo e a tutto ciò che
si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per
nutrimento». E così fu.
31 Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu
sera, poi fu mattina: sesto giorno.
Ora, facciamoci
questa domandina: quando ha creato Dio le rane?
Esse sono animali
anfibi, che vivono la loro vita larvale in acqua e quasi tutta quella adulta
sulla terra. Secondo i versetti citati, se noi le consideriamo animali
acquatici, sono state create il quinto giorno; se le consideriamo animali
terrestri, il sesto giorno.
La Bibbia, da sola, non
ci fa uscire dall’aporia, non ci dà la risposta. E questo non perché l’autore
biblico ignorasse le rane: sono la seconda piaga d’Egitto (Esodo 8:1-14; Salmi
78:45 e 105:30).
Dobbiamo accusare
l’autore biblico di negligenza? Non mi pare il caso. Più probabile è che egli
non intendesse creare una tassonomia esaustiva dei viventi. Poiché le rane ci
sono sì in Terra d’Israele/Palestina, ma non è facile trovarle (oggi meno di un
tempo, perché gli inglesi prima e gli israeliani poi hanno bonificato diverse
paludi, per eradicare la malaria ed avere nuove terre da coltivare), avrà
pensato che si potessero trascurare nella sua classificazione delle creature di
Dio. Sarebbe stato più grave trascurare le creature più familiari ai suoi
lettori.
Lo stesso
ragionamento si può applicare a Genesi 1:27. Megan DeFranza parla nel
suo blog di “dimorfismo
non-stretto”, in cui si citano i generi più comuni, maschile e femminile, ma
non si intende negare l’esistenza o la dignità di chi esce da questa dicotomia.
Il fatto che sia biblicamente impossibile stabilire se le rane siano state
create il quinto o il sesto giorno non le rende animali inesistenti o
demoniaci...
Raffaele Yona Ladu
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