Essere o non essere LGBT? Questo è il problema. Nel senso che, oggigiorno, comprendere chi sia “dentro” o “fuori” la comunità arcobaleno non è d’immediata comprensione. Si moltiplica la tanto contestata varietà di termini, inglesi e non: non binary, genderqueer, genderfluid, asessuali, aromantici, intersessuali…
È anche alquanto naturale che sia così. La comunità LGBT, come mostra la sua bandiera, è un arcobaleno: un insieme di diversi colori. Oltretutto, una volta scoperchiato il vaso della “diversità sessuale”, è stato impossibile richiudere nell’oblio le varie sfumature dell’orientamento erotico-affettivo e dell’identità di genere.
Abbiamo perciò preso spunto (ritoccandolo ad hoc) dal titolo di un recente saggio di due storici del mondo LGBT, Luca Locati Luciani e Andrea Meroni: Quelle come me. La storia di “Splendori e miserie” di Madame Royale (Varazze 2020, PM Edizioni).
Chi sono quell* come noi?
Sono quell* che hanno trascorso “adolescenze segrete” d’innamoramenti non eteronormativi, spesso perdendosi successivamente di vista. Sono quell* il cui eros può trovarsi censurato sui social, o che hanno bisogno di libri di preghiere appositi per poter esprimere la propria fede in religioni come l’Ebraismo. Sono quell* che, come le donne lesbiche americane, hanno bisogno di creare e sperimentare “il proprio mondo” all’interno di bar e di luoghi d’incontro appositi.
Il tutto distinguendosi dai frequentatori di altri “ghetti sessuali”, come “incel” e “redpillati”: questo numero dedica un’analisi anche ai loro movimenti.
La novità più significativa, però, è la nostra rubrica di poesia.
Benvenut* fra noi!
Il Simposio - Quell* come noi è disponibile su Amazon nei formati Kindle e cartaceo.
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