L’eccesso è una forma d’arte, un modo per esprimere le proprie necessità,
bisogni e personalità. E Madonna, icona LGBTQ da quasi quattro decadi, lo sa
bene. Nata - artisticamente - nei
locali gay newyorkesi e poi divenuta star planetaria in pochi piccoli passi
costellati da crocefissi e provocazioni pop, cresciuta proponendo tour mondiali simili a musical e film (non
sempre) memorabili, maturata dopo
scandali e grandi gesti di filantropia: Madonna pian piano è cambiata ma non ha
mutato la sua essenza primordiale. Stupire,
lasciare un segno, essere tremendamente superficiale ma solo all’apparenza, questa
è Madonna e questa è Madame X.
La sua insegnante di danza – la mitica Martha Graham, colei che fu
la regina del ballo moderno - la dipinse come una ragazza ogni giorno diversa,
ogni settimana pronta ad incarnare un personaggio differente. E quindi, ispirata
dalle parole di una donna e ballerina straordinaria, Madonna ha deciso di
essere se stessa ancora una volta: Madame X, una figura senza volto ma
dall’identità stabile, camaleontica e granitica come la mutevole pelle di un
serpente...
Luca Foglia Leveque
Prosegue su Il Simposio - Diamanti. Disponibile on line nella versione Kindle o paperback. Chi ne ordinerà una copia cartacea riceverà quella elettronica in omaggio.
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