venerdì 16 novembre 2018

"Liber* di essere" di Federica Caracciolo


Scatti di non binarismo e identità queer

transfer liber* di essere
Foto di Ippolita Franciosi
La raccolta di scatti Transfer – Liber* di essere, una mostra multimediale che ha come obiettivo l’esplorazione e la decostruzione del genere, ci racconta la storia di Eva e Paolo attraverso una serie di immagini che ne ritraggono la quotidianità, in un continuo gioco di rimandi a dettagli che fanno affiorare il loro passato e i loro percorsi. Una sorta di dialogo tra i/le due che ha come scopo lo scardinamento del pensiero binario proprio della cultura occidentale (sì/no, maschio/femmina, bene/male, bianco/nero). Un confronto tra i due soggetti ritratti, un uomo trans e una donna trans, immagini proiettate a video in cui i due soggetti si tra-vestono nei panni del loro genere assegnato, pur mantenendo segni di riconoscimento del genere di elezione, in una modalità ironica e fortemente sperimentale che analizza e rappresenta la complessità transgender e il non-binarismo.
Transfer è “Un inno alla vita, al gioco, alla libertà di essere.” [1] La libertà di essere di Eva e Paolo, indipendentemente dai costrutti sociali che da sempre ci vengono imposti e di cui a volte non siamo nemmeno del tutto consapevoli. 
Eva, una donna dirompente, dal carattere forte, che non nasconde le proprie fragilità, ma sa portarle a un altro livello, trasformarle in una sicurezza e un amore di sé che rapiscono e coinvolgono, senza mai lasciare indifferenti. Eva non cerca di uniformarsi: il suo obiettivo non è il passing, non è identificarsi in un sistema di caratteristiche e valori che la società accetta, bensì decostruirli attraverso l’affermazione della propria identità e creare un sistema nuovo, in cui tutt* possano riconoscersi. Paolo è più discreto, con un umorismo pacato e l’amore per le cose semplici. Il suo cane, le grigliate tra amici, le serate allegre e le chiacchiere. Per lui, attivismo significa impegno costante per diffondere nel mondo l’importanza di creare legami sinceri e trasmettere il valore di essere se stessi sempre, nonostante tutto...

Federica Caracciolo

[1] Eva Beccati, curatrice della mostra multimediale TransFer – Liber* di essere.



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