Qui conglobo concetti espressi da me in diversi, articoli, sia per il mio
blog personale che per il blog di Lieviti (che, allora, era un circolo ARCI, ed
ora è un circolo tematico Arcigay dipendente dal circolo territoriale di Verona).
Il problema è stato posto per la prima volta da Giovanni Dall’Orto, il quale riteneva opportuno distinguere i
“veri” bisessuali dai “falsi” bisessuali: questi ultimi screditerebbero i
primi, in quanto si tratterebbe (li descrivo col mio linguaggio, non con il
suo) o di giovanotti che, per timidezza, fanno il “coming-out a rate” (ovvero,
prima sondano il terreno affermando di essere bisessuali, e poi ammettono di
essere gay); o di uomini che continuano ad essere sposati con una donna ed hanno
(spesso all’insaputa di lei) rapporti con uomini o persone non binarie.
Ammetto che i “coming-out a rate”
sono parecchio fastidiosi, perché danno argomenti a chi sostiene che “la
bisessualità è una fase” e che “bi oggi, gay domani” – ma che Lieviti od un’altra
associazione si mettano a “certificare” l’orientamento bisessuale di una
persona, mi pare sbagliato per tutti i motivi che spiegherò. Quello che occorre
fare è, da una parte, spiegare che la bisessualità non è il vestibolo
dell’armadio, in cui restare finché non si ha il coraggio di uscire alla luce
del sole; dall’altra, e soprattutto, lottare
contro l’omofobia, così che nessuno senta più il bisogno di fare il
“coming-out a rate”.
Per quanto riguarda gli uomini che sono sposati con una donna ed hanno avventure
con uomini, sono situazioni abbastanza delicate; nel caso più favorevole, sono
uomini davvero bisessuali e poliamorosi,
che amano la moglie, ed i rapporti con le altre persone (uomini, donne, persone
non binarie) sono intrattenuti col consenso di lei, in un contesto di regole
che proteggano emotivamente e sanitariamente il loro matrimonio.
In un
caso meno favorevole, sono uomini gay
che hanno sposato una donna che non vogliono lasciare (per motivi che vanno
dall’amore – in America, sono chiamati “one woman short of gay” = sarebbe gay,
se non fosse per quella donna” – al calcolo; non conoscendo le singole coppie,
devo pensare al caso più favorevole), ma che hanno concordato con lei di
soddisfare con altri i desideri che non può soddisfare lei...
Raffaele Yona Ladu
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un gay che ama una donna è bisessuale, un etero che ama un uomo è bisessuale
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