L’esposizione
milanese, prima del genere in Italia, ripercorre 147 anni di lotte per l’uguaglianza
attraverso l’editoria LGBT. Intervista con Luca Locati Luciani, curatore della
mostra.
Inversions, Francia, n. 2, 15 dicembre 1924. |
Queeriodicals, editoria periodica LGBT dal
1870 ad oggi
è stata una mostra che ha ripercorso 147 anni di editoria LGBT e ha
testimoniato un cammino di rivendicazione lungo oltre un secolo.
L’esposizione, prima
nel suo genere nel nostro paese, era costituita da un centinaio di pezzi
provenienti dalla collezione di Luca
Locati Luciani, rigorosamente originali. La mostra si è tenuta nei
prestigiosi spazi della Biblioteca
Sormani a Milano dall’1 al 16 settembre 2017, ed è stata inaugurata con un
convegno moderato da Marco Albertini, con Giovanni Dall’Orto, storico LGBT,
Sara Di Giovanni, responsabile dell’archivio del Cassero di Bologna, Felix
Cossolo, fondatore di importanti riviste LGBT italiane, Franco Grillini,
presidente onorario di Arcigay, e naturalmente Luca Locati Luciani.
Il nome Queeriodicals è la fusione di periodicals (editoria periodica) con queer, il termine ombrello preso in
prestito dal mondo anglosassone per identificare la comunità, le tematiche e le
rivendicazioni LGBT. Proprio grazie al percorso della mostra, le visitatrici e
i visitatori hanno scoperto come, in oltre un secolo di lotte, si siano
continuamente evolute le parole per dirsi.
Parole usate tutti i giorni, di cui però spesso viene ignorata l’origine, e
parole ormai scomparse dal quotidiano: da
terzo sesso a LGBT, passando per omosessuale, omofilo, gay e lesbiche e approdare a queer.
Ho intervistato Luca
Locati Luciani, curatore di Queeriodicals,
e ideatore della collezione.
La tua collezione è il frutto di molti anni di
lavoro e di ricerche: Queeriodicals
ha messo in mostra decine e decine di periodici. Ce ne sono alcuni ai quali sei
più legato?
Intervista a
cura di Riccardo
Strappaghetti
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