Nell’ultimo decennio, sono state
raccolte sempre più prove di una superiore prevalenza di Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) e di tratti autistici tra i
bambini e gli adulti con disforia di
genere, ovvero incongruenza tra il genere che una persona esperisce o
esprime e quello assegnatole alla nascita. L’ASD è caratterizzato da difficoltà
nell’interazione sociale e nella comunicazione, nonché da strutture di
comportamento ristrette e ripetitive. Si stima che circa l’1-2% della
popolazione rientri nei criteri diagnostici per l’ASD, gli uomini circa due
volte più delle donne.
Il legame potenziale tra l’ASD e la Disforia di Genere
era stato notato dai ricercatori già nel 1981,
quando notarono che circa il 10% di trenta bambini con diagnosi clinica di
autismo aveva problemi a rispondere ad una domanda sull’identità di genere
(“Sei un bambino od una bambina?”), a cui meno dell’1% dei loro coetanei
neurotipici faticherebbe a rispondere.
Sono seguite diverse vignette cliniche che descrivevano
casi individuali di persone che presentavano sia disforia di genere che tratti
dello spettro autistico, ma solo negli anni dal 2010 in poi è iniziata una ricerca più sistematica
sull’argomento. Da allora, almeno nove studi su più grande scala sono stati
pubblicati nella letteratura medica e psicologica, svolti in diversi paesi
occidentali (USA, Regno Unito, Canada, Finlandia, Olanda), con soggetti di
diverse età (bambini, adolescenti ed adulti), e tecniche di misurazione
dell’ASD (scale di autodescrizione, misure riferite dai genitori, diagnosi stabilite
da clinici).
In tutti questi studi, praticamente senza eccezione, la
prevalenza di ASD o tratti autistici va dal 5% al 54% tra le persone con
disforia di genere, risulta significativamente superiore a quella nella
popolazione generale. (I singoli studi ed i loro risultati sono brevemente
riassunti, in ordine cronologico, al termine dell’articolo).
Si sono proposte diverse
ipotesi distinte per spiegare l’accresciuta correlazione tra identità di genere
e tratti dello spettro autistico...
Zhana Vrangalova
Collaboratrice di Forbes
nel campo della sessualità e nella
salute sessuale
(le opinioni di lei sono solo sue)
Pubblicato originariamente qui.
Traduzione a cura di Raffaele Yona Ladu
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