Introduzione
Il 27 Maggio 2019/22 Iyyar 5779, il rabbino Daniel Landes (che aveva già ordinato delle donne rabbine ortodosse nel 2016) ha ordinato rabbino a Gerusalemme Daniel Atwood, a cui la Yeshivat Chovevei Torah aveva negato l’ordinazione pur dopo avergli fatto quasi completare il corso di studi. Non è stata data una spiegazione (non sarebbe nemmeno consigliabile motivare pubblicamente i dinieghi, perché si rischia di cadere nella diffamazione o nella “lashon ha-ra‘ = lingua malvagia”), ma l’interessato sostiene che sia stata la risposta dell’istituzione al suo coming out come gay, avvenuto quattro anni fa.
Rav Daniel Landes ha ritenuto che non ci
fosse motivo per negare a Daniel Atwood la “smikhah = imposizione delle
mani, ordinazione”, perciò ha ordinato il
primo rabbino ortodosso già
dichiaratosi gay (rabbini dichiaratisi dopo l’ordinazione ce n’erano già, a cominciare da Steven
Greenberg) ed ha
difeso la sua scelta con l’articolo We
Orthodox Jews desperately need gay rabbis, che ora vi traduco – le traduzioni di
parole ed espressioni ebraiche precedute dall’ “=” sono mie, come le parole tra
parentesi quadre, salvo questa: [malvagio], che è dell’autore.
GERUSALEMME
(JTA) — Il 27 Maggio [2019], la Jewish
Telegraphic Agency ha riferito che avrei ordinato uno
studente rabbinico ortodosso e gay a cui fu negata dalla sua “yeshiva = accademia rabbinica” ortodossa
la possibilità di ricevere la “smicha = imposizione
delle mani, ordinazione”. Il 27 Maggio [2019] così feci, ordinando rav
Daniel Atwood in una cerimonia a cui partecipavano oltre 200 persone.
Sono da
molto tempo un rabbino ortodosso, e so che la mia decisione susciterà shock ed esasperazione in molti membri
della comunità ortodossa.
Ma so anche
che la nostra comunità ha un disperato bisogno di rabbini ortodossi gay, e noi
stiamo ignorando questa esigenza della comunità a nostro rischio e pericolo.
Levitico
18:22, che afferma che “Non avrai con un
uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole” [Nuova Riveduta – altre traduzioni cristiane]
non è stato cassato dalla Torah. Ma
questo precetto biblico non ci dà licenza di ignorare o maltrattare il
significativo numero di ebrei attentamente osservanti che sono LGBTQ.
Sfortunatamente,
spesso è accaduto proprio questo. L’approccio ortodosso contemporaneo a queste
persone, con poche rimarchevoli eccezioni, si è dimostrato inutile o perfino
pericoloso...
Raffaele Yona Ladu
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