Il presente
numero nasce da un’idea di Nathan Bonnì,
membro fondatore di questa rivista. Dato che ogni redattore del Simposio scrive soprattutto per
passione, perché non offrire ai lettori un assaggio dei nostri diversi estri?
Ecco che approda sulle nostre pagine
Due
cuori e un’apocalisse zombie, racconto
umoristico-distopico in cui la vera catastrofe è dover affrontare le complicazioni
dei sentimenti e il lato oscuro del genere umano. Più romantico è Fare
colazione tra le nuvole, che riprende l’idea fuori moda (ma sempre
efficace) del diario e la porta sorprendentemente a esiti fantascientifici e
distopici.
Lettera ad Annemarie ripercorre invece la vicenda umana di
Annemarie Schwarzenbach (Zurigo, 1908 –
Sils im Engadin, 1942) : scrittrice, fotografa, giornalista, donna e lesbica.
Ne Il telo della felicità,
una matura donna transgender ripassa per i luoghi che l’hanno vista “uomo
apparente”, durante la sua giovinezza.
Ballata è il racconto trasognato (e
un po’ cupo) di un’improvvisa esperienza erotica fra una giovane cameriera e
un’avventrice misteriosa… forse, un’incarnazione della Morte che ammonisce a
vivere.
Sempre goticheggiante è La
vampira e la sacerdotessa, storia dell’amore impossibile (?) fra una
creatura demoniaca e una presbitera veterocattolica.
Ille mihi par esse deo videtur mescola risonanze catulliane alla
Cabala, il tutto in una vicenda di amore saffico.
Disintegration è una storia di
silenzi e rapporti irrisolti, scandita dalle canzoni dell’omonimo album dei
Cure.
Grazia mostra cosa possa significare essere
contemporaneamente ebrea e transgender in un’odierna megalopoli.
Nove racconti con sguardi inediti sulla
realtà LGBT, che speriamo possano toccare positivamente le vostre corde. Buona
lettura!
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