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venerdì 18 settembre 2020

La quarantena e le persone "rainbow"

 Per le persone LGBT, la quarantena ha rappresentato un miglioramento o un peggioramento di vita? Quali differenze tra velati e dichiarati? Cosa cambia, a seconda di chi sono i nostri “compagni di quarantena”? 

quarantena lgbt

 Ho temporeggiato, prima di scrivere su come noi persone LGBT (e in particolare T) stiamo vivendo questa quarantena, perché partecipare ai gruppi di condivisione e socializzazione virtuali mi ha dato la possibilità di confrontarmi con altre persone in condizioni simili alla mia.


 La quarantena? Un miglioramento della qualità della vita

 Personalmente, consideravo la quarantena un miglioramento alla mia vita. Si erano autoeliminate un sacco di prassi stressanti e disforiche che accettavo come dato di fatto ineliminabile: il “ciao cara” della signora del bar di fronte all’ufficio, misgendering vari, non poter mostrare le gambe pelose in estate, non potermi far crescere “il pizzetto”, dover stare fasciato per intere giornate, e così via.

Lo smart working permetteva di avere con colleghi, capi e clienti i contatti minimi e, quindi, di evitare tutti gli episodi di involontaria disforia che queste persone, loro malgrado ci causavano. Credo sia stato così anche per chi (universitario o liceale) si è approcciando alla didattica online.

 

La vita domestica: dipende da con chi sei…

 Per quanto riguarda invece le dinamiche inter-relazionali in casa, credo che molto sia dipeso dal “con chi” abbiamo vissuto la quarantena.

Penso che la mia sensazione di benessere dipendesse dal fatto che ho trascorso la quarantena col partner, una persona che ha un orientamento rivolto verso il mio genere (gli uomini) e che come uomo mi ha conosciuto e scelto.
Penso che sia stata difficile per chi, invece, era impegnato in relazioni in cui c’era una cancellazione del proprio orientamento sessuale e/o identità di genere, o (caso ancor peggiore) in cui la persona doveva condividere gli spazi con la famiglia d’origine, per problemi economici, o per via della loro salute o bisogno di assistenza, soprattutto nel caso in cui queste persone non conoscono o non accettano l’identità di genere e/o l’orientamento sessuale della persona rainbow...


Nathan


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