Per le persone LGBT, la quarantena ha rappresentato un miglioramento o un peggioramento di vita? Quali differenze tra velati e dichiarati? Cosa cambia, a seconda di chi sono i nostri “compagni di quarantena”?
Lo smart
working permetteva di avere con colleghi, capi e clienti i contatti
minimi e, quindi, di evitare tutti gli episodi di involontaria
disforia che queste persone, loro malgrado ci causavano. Credo sia
stato così anche per chi (universitario o liceale) si è approcciando alla
didattica online.
La vita domestica: dipende da con chi sei…
Penso che la mia sensazione di benessere dipendesse dal fatto che ho trascorso la
quarantena col partner, una persona che ha un orientamento rivolto verso il mio
genere (gli uomini) e che come uomo mi ha conosciuto e scelto.
Penso che sia stata difficile per chi, invece, era impegnato in relazioni
in cui c’era una cancellazione del proprio orientamento sessuale e/o identità
di genere, o (caso ancor peggiore) in cui la persona doveva condividere
gli spazi con la famiglia d’origine, per problemi economici, o per via
della loro salute o bisogno di assistenza, soprattutto nel caso in cui queste
persone non conoscono o non accettano l’identità di genere e/o
l’orientamento sessuale della persona rainbow...
Nathan
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